Trevi, un borgo da scoprire
Trevi è Città dell’Olio, Città Slow, Città Bio, Bandiera Arancione del Touring Club, uno dei Borghi più Belli d’Italia ed ha ottenuto la certificazione ambientale Emas.
Il suggestivo centro storico “benedice” un mare di ulivi, con 200 mila piante che tendono le nodose braccia dalla fascia collinare: veri e propri “monumenti” al paesaggio ulivato, che per Trevi rappresenta un tratto identitario.
Ecco perché, quasi inevitabilmente, Trevi è unanimemente considerata la “capitale dell’olio”.
La città si trova sull’estrema propaggine del monte Serano ed è uno dei comuni più vivaci dell’Umbria dal punto di vista dei modelli di sviluppo compatibili con le tradizioni e la cultura del luogo.
E’ un autentico “museo diffuso” per le mille espressioni d’arte, di natura e di paesaggio che si trovano in ogni parte della città.
Trevi propone trekking naturalistici tra la cittadina, le sue Coste, fino ad arrivare a soste presso le strutture ricettive e gli agriturismo nella collina olivata. Suggestive sono le passeggiate lungo il sentiero degli ulivi o il sentiero francescano alla scoperta delle erbe della collina e dei luoghi che le preservano.
Lungo la collina degli olivi si possono ancora vedere le “case sparse olivate”, insediamenti rurali risalenti al 1400-1500 che testimoniano la cultura dell’olivo e la storia del posto, sia contadina che borghese-nobiliare, ma anche affascinanti chiesette rurali.
Salendo fino a località Coste l’itinerario permette di imbattersi nella chiesa dei Santi Pietro e Paolo (XIII sec.) e da qui, percorrendo un comodo sentiero, quelle di Santa Maria del Carmine (XVII sec.), di Santa Maria di Pelano (XIII sec.) e ancora, scendendo, Santa Maria in Valle e Sant’ Andrea (XIII sec.) per giungere poi a San Pietro al Pettine (XIII sec.).
Queste “piccole” gemme artistico-rurali si uniscono però alle grandi opere artistiche che l’uomo, nel corso dei secoli, ha lasciato a Trevi.
Passeggiando per il centro storico si può infatti andare alla scoperta della cittadina medievale per conoscerne la storia attraverso le piazze principali, le architetture dei palazzi, delle chiese e le opere pittoriche.
Da Villa Fabri, splendida dimora gentilizia affacciata con i suoi giardini sulla valle spoletana, al piccolo Teatro Clitunno per assaporare l’atmosfera fin de siècle, dal Complesso Museale di San Francesco, al Duomo di Sant’Emiliano, sorto nel XII sec. Il Duomo prende il nome dal patrono di Trevi, lo stesso con cui è conosciuto anche l’ulivo italiano più antico: quello di Sant’Emiliano, altra vera e propria opera d’arte della natura, che è lì, secondo la tradizione, da 1700 anni.
Anche grazie a questo esemplare-simbolo, Trevi si caratterizza come città dell’olio extravergine – un olio conosciuto e apprezzato ovunque per le sue proprietà: un aroma intenso, un sapore amaro e piccante, un colore particolare tra il verde e il giallo – il prestigioso prodotto cui rende onore il Museo della Civiltà dell’Ulivo che ha la sua sede nell’ex convento di San Francesco.
Ma Trevi ospita anche una delle principali case dell’arte contemporanea in Umbria: qui ha sede infatti l’Associazione Palazzo Lucarini Contemporary che, nell’omonimo palazzo e in altri luoghi della città, è solita organizzare mostre di autori locali, nazionali e internazionali.